ANTARTIDE

Penso sempre all’Antartide come a un pianeta all’interno del nostro pianeta. Dal punto di vista visivo, sembra che tutto si sia fermato al momento della creazione. Tutto è in armonia, incontaminato e puro, probabilmente perché l’uomo non ha mai colonizzato questo continente. È infatti uno dei pochi luoghi sulla Terra dove gli animali non hanno paura dell’uomo, dove i pinguini si avvicinano e interagiscono con te, dove le foche vogliono anche giocare e gli uccelli non scappano via.

Mi chiamo Daisy Gilardini. Sono una fotografa ambientalista, specializzata nelle regioni polari e nelle magnifiche creature che le abitano, in alcuni degli ecosistemi più isolati e fragili del nostro pianeta.
Spinta dall’amore verso un piccolo cucciolo di foca peluche ricevuto come regalo quando avevo solo quattro anni, sono cresciuta con il desiderio di vedere un giorno queste creature nel loro habitat naturale.
Ci sono voluti “solo” 29 anni per realizzare quel sogno. Nel 1997 sono finalmente riuscita a partire per la mia prima spedizione in Antartide, per incontrare le foche.  
Oggi, 22 anni dopo quel primissimo viaggio, posso contare più di 80 spedizioni nelle regioni polari.

L’Antartide è il continente più freddo, secco e ventoso del mondo e allo stesso tempo è uno dei più importanti termoregolatori del nostro pianeta. Le sue bianche calotte di ghiaccio deviano i pericolosi raggi solari nell'atmosfera e mantengono vivibili le temperature.
Le calotte di ghiaccio del continente bianco contengono il 90% dell’acqua dolce della Terra.
Proteggere l’Antartide significa proteggere il mondo, e con esso il genere umano, da eventi catastrofici come l’innalzamento del livello del mare, l’aumento di eventi climatici violenti come siccità, inondazioni e incendi boschivi e calamità agricole che influiscono sulle nostre risorse alimentari, solo per citare alcuni esempi.
L’Antartide è anche uno dei più importanti laboratori scientifici del mondo. I dati relativi al clima del nostro pianeta negli ultimi milioni di anni sono racchiusi nelle sue calotte di ghiaccio spesse quattro chilometri. Le analisi di campioni di ghiaccio estratti dalle carote di ghiaccio sono essenziali per comprendere il cambiamento climatico e le sue conseguenze.