FOTOGRAFIA DI UCCELLI

UNA GITZO STORIA DI DANNY GREEN

Danny Green - Bird Photography - Gitzo Ambassador

Danny Green

United Kingdom

Danny Green è un fotografo di fauna selvatica pluripremiato, che vive nel Regno Unito.

PROFILO AMBASSADOR

Sono Danny Green, un fotografo naturalista del Regno Unito. Fin da bambino sono stato affascinato dall’ambiente naturale e ho avuto la grande fortuna di poter trasformare la mia passione nella carriera di fotografo. Una delle mie più grandi passioni è immortalare immagini di uccelli e per questo ho viaggiato in molte aree del mondo alla ricerca dello scatto perfetto.

 

L’uomo è da sempre affascinato dalla capacità di volare degli uccelli e quindi non c’è da meravigliarsi se gli uccelli sono tra i soggetti più popolari tra i fotografi. Immortalare immagini di uccelli in volo è estremamente difficile ma le tecnologie delle fotocamere moderne hanno reso il nostro lavoro molto più facile. Ho iniziato utilizzando pellicole invertibili e riguardando i miei vecchi scatti mi sono accorto di averne davvero pochi in movimento. Ora la situazione è molto diversa grazie alla capacità di messa fuoco automatica rapida e al numero di fotogrammi delle fotocamere moderne, e gli standard sono sempre più elevati. Per immortalare immagini di uccelli uso principalmente teleobiettivi da 500mm o 600mm.

DOVE POSSO MI PIACE INCORPORARE L’AMBIENTE DEGLI UCCELLI NELLE MIE IMMAGINI. VIVONO INFATTI IN LUOGHI MAGNIFICI, ASSOLUTAMENTE DA MOSTRARE.

Utilizzare questi obiettivi permette di ottenere l’estensione desiderata, ma sono estremamente pesanti a causa di tutti i componenti in vetro, quindi è necessario utilizzare un treppiede robusto per sostenerne il peso.
Per questo motivo utilizzo Gitzo Systematic, un treppiede davvero robusto che può affrontare le sfide che presentano i contesti più impegnativi. È molto difficile seguire il tracking della messa a fuoco automatica di un uccello in volo ed è quindi importante utilizzare la giusta testa per treppiede. Utilizzo la Testa Fluida Gimbal di Gitzo per tutti i miei scatti con i teleobiettivi. Il movimento panoramico della testa è così scorrevole che sembra di tenere la fotocamera in mano, rendendo così più semplice seguire gli uccelli. Trovare il luogo perfetto per fotografare gli uccelli in volo può essere difficile, ma un buon luogo da cui partire è una colonia di uccelli marini, specialmente durante il periodo estivo quando c’è un maggiore viavai di uccelli che sfamano i piccoli.

PER IMMORTALARE IMMAGINI DI UCCELLI USO PRINCIPALMENTE TELEOBIETTIVI DA 500MM O 600MM. UTILIZZARE QUESTI OBIETTIVI PERMETTE DI OTTENERE L'ESTENSIONE DESIDERATA, MA SONO ESTREMAMENTE PESANTI A CAUSA DI TUTTI I COMPONENTI IN VETRO, QUINDI È NECESSARIO UTILIZZARE UN TREPPIEDE ROBUSTO PER SOSTENERNE IL PESO.

Dove posso mi piace incorporare l’ambiente degli uccelli nelle mie immagini. Vivono infatti in luoghi magnifici, assolutamente da mostrare. Inoltre, è possibile variare il proprio portfolio aggiungendo anche immagini non in movimento, quando fotografo un soggetto in particolare cerco sempre di immortalare una sequenza il più varia possibile. Utilizzo diverse tecniche per ottenere questo tipo di immagini. La più ovvia è l'utilizzo di un grandangolare come un 24-70mm. Permette di mostrare maggiormente l'ambiente circostante, ma a volte il soggetto può perdersi nell’immagine, inoltre per questo tipo di approccio è necessario avvicinarsi molto e ciò è quasi impossibile con alcune specie. L'approccio che preferisco è l’utilizzo di teleobiettivi, mantenendo una maggiore distanza dal soggetto in modo da mostrare l’ambiente circostante con gli uccelli in una porzione più piccola dell’immagine. Chiamo queste immagini “birds capes” (mantelli di uccelli) e quando realizzate correttamente offrono un’ottima prospettiva. Lo sfondo non deve essere nitido, ma distinguibile e riconoscibile.

Dico sempre che la luce è la chiave per una buona fotografia, indipendentemente dal genere fotografico. Ho imparato ciò che so sulle condizioni di luce da un insegnante in studio, era un vero genio nell’ottenere il massimo dal suo vecchio kit. Semplicemente modificando la potenza o l’angolazione otteneva risultati completamente diversi. Seguo il suo approccio nel mio modo di lavorare sul campo e quindi sono sempre alla ricerca delle condizioni di luce migliori o degli aggiustamenti perfetti dell’angolazione. Controllo ossessivamente le previsioni meteo e ho circa dieci app diverse sul mio smartphone, solitamente sono tutte imprecise, ma almeno ci provo. Lavorare con la migliore luce possibile è una delle ragioni per cui dedico così tanto tempo a un singolo soggetto o progetto: sono sempre alla ricerca della luce migliore. A volte si tratta di lavorare normalmente con il sole alle spalle ma aspettando la cosiddetta golden hour quando il sole è basso nel cielo, altre volte si tratta di riposizionarsi per scattare verso il sole producendo dei meravigliosi cerchi di luce o controluce. Consiglio sempre di lavorare con la luce in quanto credo che sia l’ingrediente più importante.