COSTA RICA : FAUNA E CASCATE

10.11.2022 | Tempo di lettura: 5 minuti
Autore: Joe McNally

Puoi guidare dalla costa Caraibica a quella Pacifica della Costa Rica in una giornata. Nel mezzo di quei paesaggi marini di un blu intenso, c’è un vero sogno. Pura Vida. La frase preferita dei Costaricani. Pura Vita. Vita Avventurosa. Una vita, delimitata dall’acqua, con verde e nuvole nel mezzo. Non c’è da chiedersi perché la macchina fotografica si innamori immediatamente e in modo duraturo della Costa Rica.

Passi attraverso foreste di colore verde, impressionanti per la loro densità e per i loro colore lussureggiante, dimora di una serie sconfinata di creature, e poi sali in modo tortuoso fra le nuvole che si librano fra le punte degli alberi. Si sente il richiamo della foresta – le scimmie, gli uccelli – e la quiete dei punti panoramici in alto sulle colline. Quindi si torna al blu e alla vastità degli oceani. Se si vuole schiarirsi le idee e scrollarsi di dosso il peso di un mondo di cemento, popolato dal rumore e dal traffico, legato ad un’agenda affollata e la pressione di mille appuntamenti, la Costa Rica lancia un invito sia all’anima che alla macchina fotografica.

Ci sono anche estremi di luce. Dai confusi, morbidi tentacoli di nebbia che si intrecciano dolcemente con gli alberi, ai cieli più profondi e brillanti sul Pacifico. Dagli estremi del suolo profumato della foresta, scuro e ricco di coperture di chiome, alla brillante fetta di luce solare che attraversa le foglie e i rami per illuminare un uccello multicolore. Il fotografo deve essere pronto per gli estremi, dalla luce intensa alla quasi assenza di luce. Dalle infinite, monocromatiche distese di verde, agli uccelli (come i trogonidi, i traupidi, i quetzal splendenti ed i colibrì dalla gola viola, gemma di montagna) con ali di mille colori. Dal lavoro rapido con la fotocamera e lo shutter-speed per catturare una scimmia in azione, alle esposizioni lunghe che richiedono pazienza.

La Costa Rica è un posto in cui l’utilizzo del treppiede è essenziale. Le cascate, una caratteristica del paesaggio, spesso richiedono una profonda escursione per accedervi. È indispensabile quindi un treppiede dal design leggero con una tripletta impareggiabile di portabilità, durata e stabilità. Le performance dei treppiedi Gitzo, li rendono adattabili anche alle superfici più irregolari e scivolose. Personalmente utilizzo il Traveler Series 2, a 4 sezioni, con la Testa a sfera serie 4 per un set-up veloce sulle rocce.

Inoltre, lo zaino Gitzo Adventury è un eccezionale compagno per le escursioni, ha sufficiente spazio interno per le lenti lunghe, diversi corpi macchina e strap esterni dove alloggiare il treppiede. Il set perfetto per gestire anche esposizioni lunghe utili a  trasformare i movimenti dell’acqua in flussi setosi i cui tempi di posa prolungati richiedono un supporto per la fotocamera stabile e durevole.

Quando si è alla ricerca di minuscoli uccellini, sulle cime degli alberi e utilizzando lenti lunghe, la stabilità è di grande aiuto. Le teste a sfera Gitzo sono omnidirezionali, il che è molto importante data la natura imprevedibile delle loro traiettorie di volo. Abbinato ad una testa a sfera, le caratteristiche prestazionali del design rendono il treppiede facile da estendere in modo immediato. Una verità ovvia sugli uccelli è che di solito non rimangono fermi a lungo, dunque la facilità di installazione è fondamentale. Mentre stai lavorando con un set di gambe non collaborativo, l’uccello è già sparito. Gitzo in campo è una soluzione di continuità, nel vero senso della parola.

Le teste a sfera Gitzo sono ideali per far livellare e aggiustare fotocamera e l’obiettivo in modo da adattarsi ai movimenti erratici e in rapido movimento delle scimmie. Il treppiede Gitzo Traveler, per esempio, è leggero, ma solido come una roccia. Si può inquadrare in modo coerente, perfezionare l’inquadratura con l’azione frenante della testa a sfera, e scattare molti fotogrammi. Questo è richiesto perché essendo sul suolo della giungla, stai guardando vero l’alto la retroilluminazione frondosa. Una buona strategia è quella di usare l’esposizione in sequenza per una scena del genere. Stabilizzato su un treppiede, puoi programmare il bracketing in sequenza nella fotocamera e fotogrammi a raffica.

 

Joe McNally

Joe McNally è un fotografo pluripremiato e acclamato a livello internazionale, la cui prolifica carriera include incarichi in quasi 70 paesi. McNally è conosciuto in tutto il mondo non solo come uno dei migliori fotografi della sua generazione, ma anche per il suo atteggiamento affascinante, la sua sicurezza e il suo umorismo che lo rendono una scelta ambita dagli amministratori delegati, dalle celebrità ai clienti commerciali e di riviste...

Pagina Ambassador