TIPI DI TREPPIEDE: COME SCEGLIERE UN TREPPIEDE PER FOTOCAMERA?

Guida alla scelta del treppiede

Fino a che altezza si estende il treppiede (con e senza la colonna centrale alzata)? Per la fotografia di paesaggio solitamente cerco un treppiede che possa raggiungere il livello degli occhi senza dover alzare la colonna centrale. È importante ricordare che se lavori frequentemente su terreni accidentati (la maggior parte dei paesaggi solitamente non è piana come una pista da bowling!) allora potrebbe essere utile avere un certo margine di manovra a riguardo dell’altezza massima.

È importante considerare anche l’altezza minima per lavorare vicino al suolo. Questa è una delle ragioni per cui utilizzo un treppiede con una colonna centrale rimovibile.

Quanto è piccolo il treppiede quando è completamente chiuso? Quando viaggio all’estero, il mio treppiede deve entrare nella mia valigia da stiva, quindi un design compatto risulta fondamentale. I treppiedi con più estensioni si piegheranno fino a una dimensione più piccola (con un potenziale compromesso nella stabilità, anche se devo dire che nella pratica non ho mai riscontrato questo problema con i miei treppiedi Gitzo).

Preferisco i primi perché con una struttura di qualità sono più resistenti e stabili, ma alcune persone li trovano poco pratici da usare.

Alcuni treppiedi presentano una colonna centrale che può essere spostata dalla posizione verticale a quella orizzontale (in particolare per la fotografica macro o still life)

I piedini in gomma sono perfetti per un uso all’interno, i puntali sono più adatti ai terreni morbidi o rocciosi, le racchette da neve sono utili sulla neve e quando lavori sulla sabbia. Mi piace utilizzare i ‘piedini grandi’ di Gitzo. I treppiedi che offrono tutte queste opzioni presentano la maggiore flessibilità.

Un treppiede che offre una gamma di opzioni di angolazione delle gambe ti consente di allargarle con un’angolazione maggiore per lavori dal basso oppure posizionare ognuna a un’angolazione differente quando lavori su terreni accidentati.

I miei treppiedi

TPer dare un’idea delle scelte che ho fatto in merito ai treppiedi, descriverò di seguito i treppiedi che utilizzo e le loro caratteristiche più importanti. Sono tutti modelli Gitzo in fibra di carbonio.

Un treppiede Systematic – scelto per la sua resistenza, rigidità ma con peso relativamente leggero quando lavoro sul paesaggio e necessito di un treppiede stabile che posso portare facilmente con me per lunghe distanze. Il mio Gitzo Systematic mi dà la possibilità di montare puntali o piedini grandi per utilizzarlo su superfici diverse.

Un treppiede Mountaineer – che è più piccolo e leggero rispetto al treppiede Systematic, per questo utilizzo Gitzo Mountaineer quando lavoro all’estero e devo prendere un aereo con il mio kit, ma voglio comunque utilizzare il mio sistema di fotocamera di formato medio. Non solo si alza fino al livello degli occhi senza spostare la colonna centrale, ma quest’ultima può essere rimossa o invertita per permettermi, se necessario, di arrivare il più in basso possibile. Entrambi questi treppiedi, inoltre, consentono di estendere le gambe a diverse angolazioni, fornendomi massima flessibilità sui terreni accidentati.

Un treppiede Traveler – perfetto per i miei viaggi all'estero (dove è importante tenere in considerazione le rigide restrizioni in termini di dimensione e peso) e per gli scatti con un sistema di fotocamera mirrorless piccola e leggera.

Un treppiede Mini Traveler – quando devo viaggiare molto leggero e non posso portare con me uno degli altri treppiedi, allora sceglierò il mio Gitzo Mini Traveler ‘per precauzione’.