Daisy Gilardini

Daisy Gilardini è una fotografa specializzata nella tutela ambientale delle regioni polari, con particolare attenzione alla fauna selvatica antartica e agli orsi nordamericani. Originaria della Svizzera, ora vive a Vancouver, in Canada. Si è innamorata dell'Antartide durante il suo primo viaggio nel 1997. Da allora ha dedicato la maggior parte del suo tempo a fotografare le regioni polari. In 21 anni di esplorazione polare, ha partecipato a quasi 70 spedizioni in Antartide e nell'Artico. Tra i suoi successi, ha sciato l'ultimo grado al Polo Nord.

Luogo: Isole Svalbard, Norvegia

Data: 10 luglio 2022

Heroes of the extreme

Intervista con Daisy Gilardini. 


Daisy in the Svalbard Islands using the Ball Head Series 4 and Systematic Tripod.

Meeting Daisy

In viaggio verso luoghi straordinari. 


Quando hai iniziato a fotografare e come sei diventata una professionista?

Ho sempre desiderato diventare veterinario sin da quando ero bambina, poiché ho sempre amato la natura e gli animali. La vita spesso non va come ci si aspetta, però, e sono finita a lavorare nei servizi finanziari come contabile e consulente finanziaria certificata in Svizzera. Dopo aver conseguito la laurea magistrale, ho avviato la mia attività. Con un solido business plan e buone capacità organizzative, sono riuscita a bilanciare i miei impegni di lavoro giornalieri con il mio desiderio di viaggiare e perseguire il mio interesse per la natura e la fotografia. Ho iniziato ad intraprendere incarichi autonomi e dopo breve tempo sono ricorsa ad un assistente che mi aiutasse con la contabilità. 

Ogni volta che tornavo in ufficio, però, mi sentivo insoddisfatta. Ho iniziato a scrivere articoli per riviste che potevano essere interessate a pubblicare il mio lavoro. Era come avere due lavori a tempo pieno.

Le mie giornate iniziavano alle 7 del mattino e finivano a mezzanotte, sette giorni alla settimana. Ho però sempre creduto che alla fine avrei avuto successo, attraverso la mia regola delle tre P: Passione, Pazienza e Perseveranza. I miei lavori venivano pubblicati sempre più spesso e nel 2006 sono diventata una fotografa a tempo pieno.

Come hai scelto di diventare una fotografa di conservazione? E perché le regioni polari?

Sono stata spinta dal desiderio di trascorrere più tempo nella natura selvaggia, di riconnettermi con la natura e catturare la bellezza estetica degli animali selvatici con la mia fotografia.

Non passò molto tempo, però, prima che mi accorgessi che questi animali selvatici, e l'habitat in cui essi vivevano, affrontavano sfide senza precedenti.

La mia filosofia di vita è sempre stata quella di seguire il cuore e vivere i propri sogni. Concentrarsi su una specie animale non è una scelta, almeno per me. È più una questione di fare ciò che mi appassiona di più.

Amo il freddo e ho sempre avuto un legame con gli animali che vivono in quelle regioni. Ed è così che sono arrivata a concentrarmi sulle regioni polari.

Qual è la tua più grande ambizione come fotografo professionista?

Ho sempre pensato che il mio obiettivo fosse quello di incoraggiare le persone a riconnettersi con Madre Natura attraverso la fotografia. Usando immagini sorprendenti, sto cercando di coinvolgere le loro emozioni e sentimenti di empatia, in un modo che possa eventualmente incoraggiarli a cambiare il loro comportamento quotidiano, e il modo in cui guardano il mondo. Più veniamo coinvolti, più è probabile che saremo spinti ad agire.

Un orso polare che attraversa la neve ghiacciata.

L'attrezzatura di Daisy

Assicura che quei momenti non siano mai compromessi.


Cosa c'è di così speciale nell'attrezzatura Gitzo che ti ha spinto a sceglierla tra le altre? In che modo le condizioni estreme in cui lavori influenzano la tua scelta dell’attrezzatura?

In qualità di fotografo naturalista specializzato nelle regioni polari, lavoro in alcune delle condizioni più estreme del pianeta.

Quando sono sul campo, devo affrontare quotidianamente freddo, pioggia, neve e ghiaccio. Per questo la mia attrezzatura deve essere robusta, affidabile e precisa.

In tutti gli anni in cui ho utilizzato l'attrezzatura Gitzo, non mi ha mai deluso. La nuova testa a sfera Serie 4, ad esempio, è la migliore testa a sfera con cui abbia mai lavorato.

Daisy mentre utilizza la Testa a Sfera Serie 4 di Gitzo ed il treppiede Systematic.

Che attrezzatura porti di solito con te in una spedizione?

Il mio kit standard è composto da tre corpi macchina mirrorless Nikon; sei obiettivi Nikkor che coprono tutto da 14 mm a 800 mm; Binocoli Nikon; uno zaino Lowepro Whistler II; due o tre treppiedi (Gitzo Mountaineer/ Systematic/ Traveler); tre teste (testa a sfera Gitzo serie 4, testa gimbal fluida e testa fluida a due vie); Monopiede Gitzo; e un’asta per microfono Gitzo (per la fotografia subacquea).

Due pinguini con il loro piccoli.

Una volpe artica che dorme sotto il solen.

Framing the extraordinary

Catturare fotografie da primo premio.


Dici spesso: “La scienza è il cervello, mentre la fotografia è il cuore”. Questo è un modo molto forte ed evocativo di descriverlo.Perché?

La fotografia non è solo una forma d'arte. È uno dei mezzi di comunicazione più importanti e potenti che abbiamo. È una lingua universale, compresa da tutti, indipendentemente dal colore della pelle, dal credo, dalla nazionalità o dalla cultura.

Il potere delle immagini riguarda l'immediatezza. Studi scientifici hanno dimostrato che le persone ricordano il 10% di ciò che sentono, il 20% di ciò che leggono e l'80% di ciò che vedono. Il cervello elabora le immagini ad una velocità 60.000 volte più veloce del testo.

La condivisione di immagini di bellissime specie importanti per la conservazione come orsi polari e pinguini, se abbinata a un forte messaggio di conservazione, collega le persone ad un livello emotivo profondo e agisce su un concetto molto più grande e intangibile, come il cambiamento climatico

Mentre la scienza fornisce i dati che spiegano i problemi e suggeriscono le soluzioni, la fotografia rappresenta questi problemi. La scienza è il cervello, mentre la fotografia è il cuore.

Abbiamo bisogno di entrambe se vogliamo ispirare il tipo di cambiamenti comportamentali di cui abbiamo bisogno per preservare e proteggere l'ambiente attraverso la conservazione. Per la Natura e per noi.

Be inspired

Leggi di più del viaggio mozzafiato di Daisy in Antartide.


ANTARTIDE

Una Storia Gitzo di Daisy Gilardini

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